Extent: 626

ISBN Print: 9788868123529

ISBN Digital: 9788868124472

DOI: https://doi.org/10.4458/3529

Dimensions: 240 × 170 cm

Sciamanesimo senza sciamanesimo (2014)

Sono passati più di sessant’anni da quando lo storico delle religioni Mircea Eliade ha dato alle stampe la sua monografia dedicata allo sciamanesimo, un testo rivelatosi decisivo per imporre l’argomento nel dibattito interno alla storia delle religioni. La seconda edizione, aumentata e tradotta nel 1964 per il mercato editoriale statunitense, ha poi avuto un impatto significativo sui riferimenti culturali della giovane generazione dell’epoca. Sorprendentemente, e malgrado il successo dell’opera, non esiste a tutt’oggi un’analisi critica dedicata alla formazione eliadiana del concetto di sciamanesimo. Si è così creato un vuoto storiografico che ha gravato sulle ricostruzioni e sulle interpretazioni del pensiero dello storico delle religioni.

Evoluzionismo antidarwiniano, psicoanalisi, te(le)ologia, folklore, paletnologia e paleoantropologia, letteratura fanta-stica, paranormale e sovrannaturale, politica reazionaria e anti-occidentale sono alcuni tra gli strumenti discorsivi che entrano a vario titolo nel laboratorio della complessa macchina mitografi ca eliadiana. Andare a monte di questi riferimenti bio-bibliografi ci, tracciare le coordinate dei contatti intellettuali e decostruire le trame dei prestiti con-cettuali è quanto si propone di fare l’indagine presentata in questo libro.


Reviews & Citations

Sciamanesimo senza sciamanesimo pone importanti questioni sullo statuto epistemologico degli studi sulla religione, mentre si apre la stagione delle scienze cognitive applicate alla religione, in Italia pressoché sconosciuti e/o guardati con sospetto. Con radicalità e rigore si esprime a favore dell’applicazione di metodi come ‘le scienze cognitive, la psicologia evoluzionistica o la geomitologia’ e chiede di riflettere sul fatto che molta storia delle religioni tenda a ‘legittimare implicitamente la creazione trascendente di un senso (invece di limitarsi allo studio storico, scientifico e cognitivo di un tale bisogno)’. In tempi di cortocircuito tra fedi e identità e in cui si vuole vedere ovunque un ‘ritorno del sacro’ ragionare sulle fallacie di uno studioso come Eliade, sulla fortuna e sul magistero come sulla sovrapposizione tra letteratura e scienza, è quindi un buon modo per riaprire la discussione e affinare il senso critico su quello che diciamo quando parliamo di religione.”

– Enrico Manera, “La storia delle religioni tra politica interbellica, ontologia e scienze naturali: Mircea Eliade e la sua idea di sciamanesimo.” L’Indice dei Libri del Mese (32)7/8, 2015: 10. Also available on Doppiozero, https://www.doppiozero.com/materiali/teorie/mircea-eliade-uno-sciamano-contemporaneo

“Un tomone che impressiona. Farà discutere e, me lo auguro, pensare.”

– Anonymous, Anobii.com, 11 January 2015

“È del 2014 l’importante monografia di Leonardo Ambasciano, votata alla disamina storiografica del modello sciamanico di Eliade […] Uno scritto, quello di Ambasciano, che: 1) vuole essere sistematico, ‘una contestualizzazione quanto più completa possibile’ dello sciamanesimo elidiano; 2) va a riempire un certo vuoto della pubblicistica dedicatata allo storico delle religioni romeno. [Il volume] contiene una critica spietata allo statuto scientifico della disciplina, torrenziali e provocanti considerazioni biologico-evolutive, etologiche e cognitive, e molto altro ancora [risultando] in un fitto ordito di letture sapientemente tessuto. […] Si tratta […] di una ricostruzione penetrante, erudita, per molti versi corretta.”

– Davide Ermacora, “Mircea Eliade e la realtà dei poteri paranormali.” Studi e Materiali di Storia delle Religioni 81(2) 2015: 689-757, pp. 690, 692-694.

“Nel 2014 viene pubblicato il libro di Leonardo Ambasciano il quale, sebbene principalmente ed esplicitamente rivolto alla ricostruzione delle radici intellettuali del modello sciamanico utilizzato da Eliade, si propone di colmare un vero e proprio vuoto storiografico […]. Ambasciano, in sostanza, cerca di affiancare alla decostruzione di una categoria ben collocata al crocevia di tendenze radicate nel contesto in cui ha operato Eliade […] una sorta di più ampia riflessione sullo statuto epistemologico degli studi sulla religione [indicando] nell’apertura alle scienze cognitive, in Italia in massima parte ignorate o guardate con sospetto, un antidoto ai tentativi che cercano di legittimare indipendentemente la creazione trascendente di senso invece di limitarsi allo studio storico, scientifico e cognitivo di questo stesso bisogno. […] Il volume di Ambasciano, dunque […] invita a restringere quel fossato che ha condotto la storia delle religioni ad allontanarsi in modo drastico dalle scienze naturali, spesso piegandone, in senso quasi malevolo, taluni temi e problemi.”

– Luca Arcari e Alessandro Saggioro, “Introduzione.” In Sciamanesimo e sciamanesimi. Un problema storiografico, pp. 7-24. Rome: Nuova Cultura, 2015, pp. 14-15.